Vie mutanti

Comedia Menotti Lupi

Prima cantica

Canto II

Poi ch’èi posato un poco il corpo lasso /
Andai sovra pensier a pedalar per Casarano, /
Sì che la strada non ricordo in ogni passo. /

Faccio un bel giro pedalando piano, /
imbocco una strada, una discesa e via, /
vado sereno per la diritta mano. /

Non oltre un’ora che fuori stia /
Decido di tornare per lo mio andare /
per evitar che lo buio me colpìa /

Ma, all’improvviso mi sento sobbalzare. /
“Cos’è mai stato, questo salto sì grosso?” /
“E pure, uguale fu la strada de lo andare!” /

Mi volgo dietro, stupito, e ci vidi un dosso! /
Assai distratto di certo nell’andar fui. /
“Fa’ attenzione – mi dissi – hai rischiato un osso!” /

Ripresi il pedalar con occhi men bui /
volendo ritornare con gran gloria /
per evitar che a casa mi riportasse altrui. /

Lo dosso non visto fu una brutta storia. /
Ma, forse, io peggioro e il loco non conosco /
perché dove fu incrocio ora è rotatoria! /

Anime mal nate: lo deserto mutarono in bosco. /
Ma lo mio lume di certo ebbi smarrito /
Ché, via che muta in meno d’un’ora non cognosco.

Commento

Con la sua solita ironia sorniona, Menotti Lupo evidenzia la peculiare solerzia con cui la viabilità e la segnaletica stradale di Casarano si adeguano ai tempi, liquidi e accelerati, in cui viviamo.
A leggere bene, vi è, però, anche un’altra critica. Il buon Menotti va in giro in bici, uso questo che i Casaranesi, se non costretti con violenza, si guardano dal praticare.

Parafrasi

Dopo essermi riposato
Feci un giro in bici per Casarano
Senza prestare attenzione alla strada

Percorro un largo giro pedalando piano
Imbocco una strada, una discesa e proseguo,
procedo tranquillamente sulla corsia di destra

Non più di un’ora ho pedalato
Quando decisi di rincasare ripercorrendo la stessa strada
Per evitare che si facesse troppo buio

All’improvviso sobbalzo.
“Cosa mi ha fatto saltare tanto in alto?”
Eppure, la strada è la stessa dell’andata.

Guardo indietro spaventato e vedo spuntato un dosso!
Di certo non l’ho visto all’andata.
“Fai attenzione” – mi dissi – “hai rischiato di romperti un osso!”

Ripresi a pedalare con occhi più attenti
Volendo rientrare senza essere preso in giro,
Per evitare di essere accompagnato da qualcun altro

Non aver visto il dosso è stato grave.
Ma forse continuo a peggiorare e non conosco più il luogo da cui passo,
perché dove prima c’era un incrocio adesso c’è una rotatoria!

O spiriti malvagi: trasformarono il deserto in bosco.
Ma il ragionare è di sicuro compromesso,
perché non può esistere una strada che cambia in meno di un’ora

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